Sviluppatore : SquareEnix
Piattaforme : PS2
Voto :
[ Media 9,00/10 | 397 Voti ]
(Votazioni non più attive)
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Il Gambit e i license point
Il sistema dei Gambit diventerà la croce e la delizia dei giocatori di FFXII: sistemare a dovere la lista delle azioni che i tuoi personaggi intraprenderanno in battaglia può rendere il gioco divertente e piacevole, ma un semplice sbaglio può risultare addirittura fatale e portare presto al game over.
Ma entriamo nel dettaglio: durante la battaglia infatti avremo il compito di muovere solo uno dei membri del party, ovvero il leader (che può essere scelto a piacimento), mentre gli altri compieranno le azioni presenti nella loro lista dei gambit opportunamente settata prima di cominciare : se ad esempio Ashe ha in lista di curare gli alleati con basso hp e poi di attaccare lo stesso nemico del leader, compierà le azioni in questo ordine, a seconda della priorità scelta da noi. Volendo, anche al leader si possono imporre i gambit, ma alla fine ci ritroveremmo meri spettatori dell’azione, oppure al contrario, impostare il gioco in modo da muovere ciascun personaggio, ma il tutto risulterebbe più frustrante da controllare. Senza dubbio il gambit system ci permetterà di pianificare la strategia di gioco e personalizzarla come meglio crediamo e ha portato una ventata di novità alla serie, il che non guasta affatto: chissà che non venga mantenuto nei successivi episodi con le migliorie del caso. I license point invece riguardano la crescita del personaggio stesso: infatti ogni nemico ogni volta battuto rilascerà i classici punti esperienza e questi punti licenza(di solito uno per volta, con le dovute eccezioni per i boss e alcuni nemici) che verranno “scambiati” nella licence board: questa griglia simile ad una scacchiera è molto simile alla sferografia di final fantasy X: in essa si possono sbloccare le magie, le abilità, le armi, equipaggiamenti e accessori solo in cambio di determinati punti licenza: ad esempio per poter usare la magia fire, bisogna prima comprarla nel negozio e poi sbloccarla sulla license board del personaggio utilizzando il numero dei punti licenza richiesti; una volta fatto così la si può utilizzare in battaglia. E lo stesso vale per tutti gli oggetti presenti nella griglia . Inutile dire che questo sistema, per quanto semplice, possa portare a un party di personaggi fotocopia, proprio come succedeva nelle fasi finali di ffX.;inoltre dover comprare ogni volta un oggetto e non poterlo utilizzare perché magari non è ancora stato sbloccato sulla griglia risulta per certi versi limitante e noioso.
Esper e Apoteosi
Altra costante dei final fantasy dal quarto capitolo in su, sono le invocazioni, evolutesi negli anni per design spettacolare e potenza: FFXII non è da meno, anche se in questo capitolo, sperare di poter invocare Shiva o Ifrit è impossibile. Infatti gli spiriti di invocazione classici della serie saranno presenti sotto altre “forme” e verranno sostituiti dagli esper, cioè 13 mostri da invocare ispirati ai segni zodiacali, che dovranno essere prima battuti per poter utilizzare il loro potere: una volta invocati, resteranno sul campo di battaglia con chi li ha richiamati al “dovere”, e combatteranno (senza poter essere controllati direttamente) fino all’esaurimento di una barra a tempo, per poi lanciare un attacco potente poco prima di “rientrare”. Arriviamo subito al punto: per quanto belli(almeno alcuni) graficamente, gli esper servono poco e nulla nella battaglia, e usarli contro i boss può risultare addirittura deleterio, perciò credo che l’uso delle invocazioni in questo capitolo sarà limitato dai più. Tuttavia è una bella sfida poterli trovare tutti anche perché si riveleranno avversari piuttosto ostici (sia da trovare che da battere).
Da un certo momento in poi del gioco invece potremo avere a disposizione dei quickenings(nella versione italiana,”apoteosi”), ovvero dei limit break, da utilizzare nei momenti più critici negli scontri coi nostri nemici: si possono sbloccare nella license board, ed è consigliabile attribuirne tre per ciascun personaggio. Una volta che vengono utilizzati sul campo di battaglia il nostro personaggio comincerà a lanciare una tecnica potente contro il nemico, ma nel frattempo in basso vedremo un conto alla rovescia e i nomi dei nostri membri del party contrassegnati con un tasto del joypad: spingere a tempo il nome di un nostro alleato farà partire la tecnica dell’alleato stesso e così via per un devastante attacco a catena, fino alla fine del conto alla rovescia e dato anche dal numero di mp dei personaggi. Questa tecnica, che però ci porterà all’esaurimento totale dei nostri punti magia, si rivelerà molto utile specie contro i boss nelle prime fasi di gioco.
Altre caratteristiche e curiosità
Uno degli elementi che ha sempre caratterizzato in positivo la saga di ff, è senza dubbio la colonna sonora, affidata alla genialità di Nobuo Uematsu: ma in ffXII il nome di questo talentuoso compositore compare solo nel main theme e nella canzone finale, “Kiss me , Goodbye”, scritta a quattro mani con la cantante emergente Angela Aki. Tutto il resto della ost è opera di Hitoshi Sakimoto (già autore della colonna sonora di Vagrant Story e di FfTactics), e si può dire che questi abbia svolto il suo compito più che egregiamente, regalandoci brani davvero pregevoli, sempre adatti alle situazioni, che donano un’atmosfera indimenticabile, degna di un lungometraggio cinematografico. A proposito di atmosfera, si notano molte strizzate d’occhio a Vagrant Story,e a FFTactics, capolavori(osannati dalla critica ma spesso snobbati dai casual gamers) del producer Matsuno , il che non guasta affatto.
Tornando al gioco vero e proprio notiamo che per quanto riguarda la longevità, ffXII ci può regalare un’esperienza videoludica di oltre 100 ore se vogliamo completarlo con tutte le side quest: purtroppo non ci sono molti minigiochi di contorno, ma ci si può dedicare alle mob hunt, che porteranno al nostro clan (proprio come in fftactics advance, che è ambientato nello stesso universo di Ivalice) molti guil e oggetti rari e potenti, ottenuti dalla caccia ai mostri richiesti. Anche il ritrovamento di tutti gli esper aggiunge tante ore di sfida ad un gioco che già con la main quest si rivela appagante e divertente, uno dei migliori del genere in circolazione sul monolite nero.
Ulteriore chicca (ma non indifferente) il doppiaggio americano (quello che abbiamo anche noi in Italia) è davvero degno di nota, con un’ottima recitazione e un’ineccepibile traduzione degli script giapponesi (resi con un inglese arcaico che ben si adatta alla ambientazione medievale) . La localizzazione italiana invece, nonostante certe scelte di traduzione che potrebbero far storcere il naso, è più che buona, tenendo conto dell’immensa mole di testo adattata nella nostra lingua direttamente dal giapponese (eccezion fatta per alcuni nomi):a conti fatti, non si può che essere soddisfatti dal risultato finale.
Tirando le somme , per quanto non esente da difetti, abbiamo un capitolo della saga davvero degno di nota, se non altro per le novità apportate: un gioco ottimo, soprattutto a livello tecnico; non un capolavoro assoluto, ma siamo sulla buona strada…
Il sistema dei Gambit diventerà la croce e la delizia dei giocatori di FFXII: sistemare a dovere la lista delle azioni che i tuoi personaggi intraprenderanno in battaglia può rendere il gioco divertente e piacevole, ma un semplice sbaglio può risultare addirittura fatale e portare presto al game over.
Ma entriamo nel dettaglio: durante la battaglia infatti avremo il compito di muovere solo uno dei membri del party, ovvero il leader (che può essere scelto a piacimento), mentre gli altri compieranno le azioni presenti nella loro lista dei gambit opportunamente settata prima di cominciare : se ad esempio Ashe ha in lista di curare gli alleati con basso hp e poi di attaccare lo stesso nemico del leader, compierà le azioni in questo ordine, a seconda della priorità scelta da noi. Volendo, anche al leader si possono imporre i gambit, ma alla fine ci ritroveremmo meri spettatori dell’azione, oppure al contrario, impostare il gioco in modo da muovere ciascun personaggio, ma il tutto risulterebbe più frustrante da controllare. Senza dubbio il gambit system ci permetterà di pianificare la strategia di gioco e personalizzarla come meglio crediamo e ha portato una ventata di novità alla serie, il che non guasta affatto: chissà che non venga mantenuto nei successivi episodi con le migliorie del caso. I license point invece riguardano la crescita del personaggio stesso: infatti ogni nemico ogni volta battuto rilascerà i classici punti esperienza e questi punti licenza(di solito uno per volta, con le dovute eccezioni per i boss e alcuni nemici) che verranno “scambiati” nella licence board: questa griglia simile ad una scacchiera è molto simile alla sferografia di final fantasy X: in essa si possono sbloccare le magie, le abilità, le armi, equipaggiamenti e accessori solo in cambio di determinati punti licenza: ad esempio per poter usare la magia fire, bisogna prima comprarla nel negozio e poi sbloccarla sulla license board del personaggio utilizzando il numero dei punti licenza richiesti; una volta fatto così la si può utilizzare in battaglia. E lo stesso vale per tutti gli oggetti presenti nella griglia . Inutile dire che questo sistema, per quanto semplice, possa portare a un party di personaggi fotocopia, proprio come succedeva nelle fasi finali di ffX.;inoltre dover comprare ogni volta un oggetto e non poterlo utilizzare perché magari non è ancora stato sbloccato sulla griglia risulta per certi versi limitante e noioso.
Esper e Apoteosi
Altra costante dei final fantasy dal quarto capitolo in su, sono le invocazioni, evolutesi negli anni per design spettacolare e potenza: FFXII non è da meno, anche se in questo capitolo, sperare di poter invocare Shiva o Ifrit è impossibile. Infatti gli spiriti di invocazione classici della serie saranno presenti sotto altre “forme” e verranno sostituiti dagli esper, cioè 13 mostri da invocare ispirati ai segni zodiacali, che dovranno essere prima battuti per poter utilizzare il loro potere: una volta invocati, resteranno sul campo di battaglia con chi li ha richiamati al “dovere”, e combatteranno (senza poter essere controllati direttamente) fino all’esaurimento di una barra a tempo, per poi lanciare un attacco potente poco prima di “rientrare”. Arriviamo subito al punto: per quanto belli(almeno alcuni) graficamente, gli esper servono poco e nulla nella battaglia, e usarli contro i boss può risultare addirittura deleterio, perciò credo che l’uso delle invocazioni in questo capitolo sarà limitato dai più. Tuttavia è una bella sfida poterli trovare tutti anche perché si riveleranno avversari piuttosto ostici (sia da trovare che da battere).
Da un certo momento in poi del gioco invece potremo avere a disposizione dei quickenings(nella versione italiana,”apoteosi”), ovvero dei limit break, da utilizzare nei momenti più critici negli scontri coi nostri nemici: si possono sbloccare nella license board, ed è consigliabile attribuirne tre per ciascun personaggio. Una volta che vengono utilizzati sul campo di battaglia il nostro personaggio comincerà a lanciare una tecnica potente contro il nemico, ma nel frattempo in basso vedremo un conto alla rovescia e i nomi dei nostri membri del party contrassegnati con un tasto del joypad: spingere a tempo il nome di un nostro alleato farà partire la tecnica dell’alleato stesso e così via per un devastante attacco a catena, fino alla fine del conto alla rovescia e dato anche dal numero di mp dei personaggi. Questa tecnica, che però ci porterà all’esaurimento totale dei nostri punti magia, si rivelerà molto utile specie contro i boss nelle prime fasi di gioco.
Altre caratteristiche e curiosità
Uno degli elementi che ha sempre caratterizzato in positivo la saga di ff, è senza dubbio la colonna sonora, affidata alla genialità di Nobuo Uematsu: ma in ffXII il nome di questo talentuoso compositore compare solo nel main theme e nella canzone finale, “Kiss me , Goodbye”, scritta a quattro mani con la cantante emergente Angela Aki. Tutto il resto della ost è opera di Hitoshi Sakimoto (già autore della colonna sonora di Vagrant Story e di FfTactics), e si può dire che questi abbia svolto il suo compito più che egregiamente, regalandoci brani davvero pregevoli, sempre adatti alle situazioni, che donano un’atmosfera indimenticabile, degna di un lungometraggio cinematografico. A proposito di atmosfera, si notano molte strizzate d’occhio a Vagrant Story,e a FFTactics, capolavori(osannati dalla critica ma spesso snobbati dai casual gamers) del producer Matsuno , il che non guasta affatto.
Tornando al gioco vero e proprio notiamo che per quanto riguarda la longevità, ffXII ci può regalare un’esperienza videoludica di oltre 100 ore se vogliamo completarlo con tutte le side quest: purtroppo non ci sono molti minigiochi di contorno, ma ci si può dedicare alle mob hunt, che porteranno al nostro clan (proprio come in fftactics advance, che è ambientato nello stesso universo di Ivalice) molti guil e oggetti rari e potenti, ottenuti dalla caccia ai mostri richiesti. Anche il ritrovamento di tutti gli esper aggiunge tante ore di sfida ad un gioco che già con la main quest si rivela appagante e divertente, uno dei migliori del genere in circolazione sul monolite nero.
Ulteriore chicca (ma non indifferente) il doppiaggio americano (quello che abbiamo anche noi in Italia) è davvero degno di nota, con un’ottima recitazione e un’ineccepibile traduzione degli script giapponesi (resi con un inglese arcaico che ben si adatta alla ambientazione medievale) . La localizzazione italiana invece, nonostante certe scelte di traduzione che potrebbero far storcere il naso, è più che buona, tenendo conto dell’immensa mole di testo adattata nella nostra lingua direttamente dal giapponese (eccezion fatta per alcuni nomi):a conti fatti, non si può che essere soddisfatti dal risultato finale.
Tirando le somme , per quanto non esente da difetti, abbiamo un capitolo della saga davvero degno di nota, se non altro per le novità apportate: un gioco ottimo, soprattutto a livello tecnico; non un capolavoro assoluto, ma siamo sulla buona strada…
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