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Sviluppatore : SquareEnix Piattaforme : PS2
Voto : 9,00/10 [ Media 9,00/10 | 397 Voti ] (Votazioni non più attive)
Finalmente, dopo quasi un anno dall’uscita in patria, il 23 febbraio è finito anche per gli utenti PAL il conto alla rovescia che li separava dalla release di uno dei migliori capitoli della saga di Final Fantasy e uno dei più bei giochi visti su playstation2: Final Fantasy XII.
L’attesa è stata lunga, dovuta anche a tempi di lavorazione non proprio celeri e continui rimandi, ma a giudicare dal risultato, ne è valsa la pena: abbiamo infatti un capitolo che si potrebbe definire di svolta all’interno della famosissima serie di jrpg nata nell’ormai lontano 1987 negli studi (dell’allora) Squaresoft; le innovazioni sono parecchie e rendono il gioco piacevole e divertente anche ai neofiti della saga Square-Enix. Senza ombra di dubbio siamo davanti ad un ottimo prodotto, ma per capirci meglio analizziamone ogni (o quasi) aspetto.

La trama e i personaggi

Uno dei pregi principali dei vari Final Fantasy è quello di averci regalato una serie di storie appassionanti e coinvolgenti con trame ben curate che trattavano i temi più disparati (l’amore, la vita e la morte, l’ecologia, la religione) con aggiunta di elementi fantastici (le aeronavi, magie e bestiari sempre più vari): in questo FF, sebbene si tratti sempre di una storia fantasy( e gli elementi di cui sopra non mancano di certo), però notiamo uno stile più adulto e verosimile: il tema dominante è infatti la guerra tra due Imperi e vari intrighi di palazzo (temi già visti in FFtactics e Vagrant story, prodotti dello stesso Director, Yasumi”Yazz” Matsuno), tradimenti e duelli, che riducono di molto la presenza di momenti puramente spensierati. Questa “sobrietà” si riflette anche nel character design dei personaggi e delle ambientazioni: scordatevi i colori forti e un po’ kitsch di ffx o ffx-2 , per entrare in un universo medievale perfettamente ricreato,fatto di maestose città piene di vita e downtown squallide, ampi deserti e boschi misteriosi, palazzi reali e templi; in poche parole, il mondo di Ivalice.
Un’altra caratteristica che si è sempre apprezzata in Final Fantasy, è composta dalla presenza di un cast di personaggi spesso indimenticabile;nomi come cloud, sephiroth, Squall , Gidan, vivi,Yuna auron( e solo per citare alcuni dei più recenti ff), sono meritatamente entrati nell’olimpo dei personaggi dei videogiochi e restano, anche a distanza di anni, nel cuore degli appassionati. in questo capitolo abbiamo 6 personaggi da controllare (Vaan e la sua amica Penelo, il pirata dei cieli Balthier e la sua compagna di avventure, la Viera Fran, Basch il guerriero e la principessa senza regno Ashe), ma, a mio parere, malgrado una buona caratterizzazione sia grafica che psicologica per ognuno di essi, solo tre di loro (Balthier, Basch e Ashe) sono effettivamente degni di nota: soprattutto per i due più giovani membri del gruppo, (Vaan e Penelo) si ha la sensazione che siano fuori posto all’interno della storia, e che sia quasi forzata la loro presenza. Per quanto riguarda i comprimari, nulla da eccepire, ad esclusione del villain di turno, troppo stereotipato e per nulla convincente rispetto ad antagonisti storici all’interno della saga come Sephiroth, Kefka o Kuja.
Inoltre, vorrei aggiungere che si nota all’interno del party una certa mancanza di varietà: ad Ivalice ci vivono 5 razze principali (gli Hume, cioè gli uomini, le Viera, delle coniglie antropomorfe, i lucertoloni Bangaa, i Seeq , creature simili a cinghiali e i celeberrimi Moguri) e altre minori, come i Nu-Mou e i Garif, ma ad eccezion fatta di Fran, tutti gli altri personaggi sono degli Hume: probabilmente una scelta dettata dal tono più realistico e serioso di questo episodio.

Il battle system e l’esplorazione

La vera novità del gioco la noteremo palesemente quando si tratterà di indossare le nostre armi e partire all’esplorazione delle grosse ambientazioni di Ivalice: infatti per la prima volta in un ff per Playstation, avremo ambientazioni tutte in 3d e soprattutto, daremo l’addio ai tanti amati/odiati scontri casuali! Mai più interruzioni tra esplorazione e battaglia, e soprattutto i mostri da affrontare saranno ben visibili, in modo da scegliere se cominciare la lotta o ignorarli del tutto. Malgrado questa svolta abbia delle pecche( che spiegherò più avanti), ha reso più intrigante il sistema di battaglia nonché meno frustrante l’esplorazione stessa( vi ricordate quando ad ogni passo il gioco si interrompeva per far cominciare lo scontro col nemico?). Praticamente, una volta che si è entrati in una nuova area (peraltro molto vaste) vedremo i membri del nostro party liberi di scorrazzare a loro piacimento(ad eccezion fatta per le città, naturalmente, dove invece muoveremo quasi esclusivamente Vaan), così come i nemici, che si comportano a seconda delle loro inclinazioni: gli animali innocui, caratterizzati da una piccola barra verde, non attaccheranno mai per primi; al contrario le creature che hanno la barra rossa sopra le loro teste, attaccheranno non appena vi vedranno. Come detto sopra, niente stacchi: capiremo di essere in battaglia solo quando vedremo delle linee colorate partire dal personaggio al nemico e viceversa, o tra membri dello stesso party; il colore delle linee determina le azioni intraprese: il rosso è il colore dell’attacco del nemico, celeste del nostro attacco, verde indica le azioni di cura tra i membri dello stesso party; se tutto questo può sembrare complicato e un po’ ingarbugliato all’inizio, vi assicuro che è estremamente utile avere queste linee di guida (anche perché spesso i nemici attaccano in branchi), anzi, senza di esse, l’azione sarebbe senza dubbio ancora più ingarbugliata. Inoltre all’interno della battaglia noteremo un’altra innovazione di questo Final Fantasy, ovvero il sistema dei Gambit ,di cui parlerò in seguito in maniera più dettagliata: perché ogni medaglia ha il suo rovescio, e questo sistema battaglia/esplorazione, come già detto, presenta delle pecche più o meno evidenti, che è doveroso fare notare. Infatti sebbene le aree di gioco siano vastissime, anzi a volte davvero troppo, scordatevi un’interazione col paesaggio finalmente tutto in 3d: il massimo che si potrà fare è avvicinarsi ( e attenzione dico avvicinarsi) agli scrigni dei tesori, ed essi riveleranno il loro contenuto (del tutto random;si possono trovare pochi guil o armi potenti, tutti in modo assolutamente casuale): oserei dire un po’ poco per il primo FF (uscito su playstation) senza fondali prerenderizzati…
Altra pecca, sta nel fatto che i nemici, alle volte semplici animali feroci, riescano ad attaccare ed andare a segno anche nelle grandi distanze, pur non castando alcun tipo di magie: è inutile a volte tenersi alla larga o cercare di aggirare il nemico, nella maggior parte dei casi infatti, specie se le difese del tuo personaggio sono deboli, l’attacco nemico ti colpirà, anche se si trova ad una discreta distanza, costringendoti perciò ad ingaggiare la lotta, anche se la tua strategia in quel momento non lo prevedeva (ad esempio hp troppo bassi e rischio di essere uccisi). Ultimo neo, ma che per molti è un pregio, spesso sembra di giocare ad un’espansione di FFXI, in quanto il battle system deve molto più ai mmorpg che ai jrpg classici.